Sempre più coppie hanno un occhio di riguardo per il rispetto dell’ambiente e si domandano quali sono i passi che possono fare verso un matrimonio ecosostenibile.
Quella dell’eco-wedding è una scelta, che a poco a poco si sta trasformando in una vera e propria tendenza.
Se si pensa ad un matrimonio eco-friendly non basta pensare solamente a ridurre gli sprechi!
Sono davvero tanti gli aspetti da prendere in considerazione:
- Si parte dalle partecipazioni. Se d’accordo ad abbandonare completamente il cartaceo, gli sposi si possono servire di “save the date” digitali e partecipazioni tramite sito internet, appositamente creato da un web designer.
Se invece non si è dell’idea di rinunciare alle tradizionali partecipazioni si può optare per una carta riciclata. Inoltre oggi sono presenti in commercio alcune tipologie di carte che possono essere addirittura piantate nel terreno. - All’uscita della chiesa evitare coriandoli o altro materiale che potrebbe danneggiare l’ambiente. L’idea più Green è senz’altro il lancio dei petali
- Per quanto riguarda gli addobbi floreali sono da prediligere fiori di stagione, provenienti da culture non intensive. In alternativa è possibile prediligere vere e proprie piante, le quali potrebbero essere affittate o anche regalate successivamente agli invitati.
- Passiamo ora al menù. Per abbassare l’impatto è necessario concordare con il catering un menù di prodotti locali e di stagione, che abbia una forte componente vegetale.
- Per quanto riguarda gli abiti da sposa, ci sono stilisti molto attenti al tema dell’ecosostenibilità, potrete quindi rivolgervi all’atelier più vicino che sia rivenditore di questi brand. Inoltre è sempre più in voga la scelta dell’abito a noleggio, in questo modo potrete sia risparmiare economicamente e anche salvaguardare l’ambiente.
- Parlando di trasporti: può essere una buona idea quella di prevedere trasporti collettivi per ridurre l’inquinamento
- Per concludere trattiamo il tema bomboniere: sicuramente ormai passati di moda i soprammobili “prendipolevere”, per lasciare spazio a semi da coltivare, prodotti tipici come l’olio o ancora meglio donazioni che potranno fare del bene a chi ne ha più bisogno.